giovedì 29 giugno 2017

CHILEAN ELECTRIC - Nona Fernández

La luce entrò dalle finestre nelle case, nelle stanze e sopra i cuscini dei più fortunati, che forse da quel momento iniziarono a immaginare nei loro sogni contorti una città delimitata da neon, lucette colorate e luci di sicurezza. Una città vigile, sempre accesa, la città insonne.


È il 1883 e a Santiago del Cile è appena arrivata la luce elettrica. È un momento importante per la città e per i suoi abitanti, che si sono raccolti tutti in Plaza de Armas per assistere alla prima accensione, con un misto di paura e stupore. Le strade, ora, sono illuminate dai lampioni, che sembrano dissipare tutte le ombre e dare, in qualche modo, una speranza luminosa per il futuro.
Ad assistere alla cerimonia di accensione c’è anche una bambina che, crescendo, tramanderà questo ricordo, insieme a tanti altri, alla nipote: perché sì, nel 1883 è arrivata la luce, ma non è riuscita a illuminare completamente il buio di un’epoca e di un secolo, fatto di dittature, di lavoro in condizioni disumane, di proteste represse con la violenza e di sparizioni inspiegabili.

In Chilean Electric di Nona Fernández, pubblicato da Edizioni Edicolas e tradotto da Rocco D’Alessandro, assistiamo proprio al momento dell’accensione dei lampioni e anche a tutto il resto. Lo facciamo tramite la nipote di quella bambina che ha visto intimorita e curiosa la prima luce accendersi. Sarà lei a tramandare i suoi racconti e i suoi ricordi, a volte confusi, a volte forse addirittura inventati, alla nipote, affinché si conservino, affinché non spariscano nel buio. E la nipote, con la sua scrittura e le sue parole, sarà proprio quella luce necessaria per non dimenticare la storia di sua nonna, ma anche quella di un intero paese.

Potrei dire queste e altre cose, ma probabilmente ciò che dico sono semplici arbitrarietà, ingenue e sterili; non sono una storica, né una politica, né un'economista e non mi compete entrare nel merito. L'unica cosa che posso fare è osservare. Osservare e trascrivere, illuminando con la letteratura la temibile oscurità.

Chilean Electric è un libro molto bello. Scritto con uno stile molto particolare, a volte poetico altre molto pratico (in apertura, per esempio, troverete una bolletta della luce), il romanzo gioca continuamente con la contrapposizione buio/luce, oblio/ricordo e ripercorre tutta la storia del Cile (e in parte di tutto il Sud America) nel corso del '900: un paese che da un lato andava verso l'innovazione, con i lampioni, la corrente elettrica in casa, i primi elettrodomestici, le prime bollette e poi l'arrivo di altre compagnie; ma dall'altro il paese continuava a sprofondare nel baratro delle dittature, dei colpi di stato, dei desaparecidos e delle repressioni.

Nona Fernández parla di sua nonna e di sé; parla di quando erano bambine entrambe e poi di quando entrambe sono diventate grandi. Parla delle feste e delle celebrazioni illuminate da mille lucine, ma anche delle semplici candele che i parenti delle persone scomparse non hanno mai smesso di accendere. Parla di Allende e del suo tentativo di dare potere al popolo, della sua morte e del suo funerale di stato tardivo, avvenuto quasi vent'anni dopo. E parla, poi, di un legame indissolubile, quello tra una nonna e una nipote che raccontano e si raccontano la propria storia e quella di un paese.

Mia nonna appoggiò la testa sul cuscino e dopo che ebbi spento la luce della lampada sul suo comodino, mi strinse forte la mano. Pensa che quella che sto per raccontarti non è una storia, le dissi. È una luce soave, una piccola lampadina da quindici watt. Un faretto che allontana le paure e aiuta ad addormentarsi. Una lucina notturna che ti vigila sul tuo letto mentre dormi.

Chilean Electric è stato una vera rivelazione, una piccola perla di letteratura sudamericana contemporanea, che non ha nessuna intenzione di dimenticare il passato. Non ho letto il primo romanzo di Nona Fernández, Space Invaders (pubblicato sempre da Edizioni Edicolas, sempre tradotto da Rocco D'Alessandro), ma sicuramente ora lo recupererò, per aggiungere un ulteriore tassello al racconto della storia del Cile, ma anche per rileggere ancora una volta le parole di questa autrice e lasciarmi incantare dal suo stile, duro e delicato al tempo stesso.

E se amate la letteratura sudamericana, se amate la storia e, soprattutto, non volete che i ricordi e le ingiustizie cadano nell'oblio, dovreste leggerli anche voi, per illuminare non con la scrittura ma con la lettura la temibile oscurità.


Titolo: Chilean Electric
Autore: Nona Fernández
Traduttore: Rocco D'Alessandro
Pagine: 110
Anno di pubblicazione: 2017
Editore: Edicola Ediciones
Prezzo di copertina: 10 €
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formato brossura: Chilean electric
formato ebook: Chilean Electric (Al tiro)

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