venerdì 31 ottobre 2014

BREVE STORIA DI (QUASI) TUTTO - Bill Bryson

Io ho frequentato un liceo scientifico. Mio padre avrebbe tanto voluto che uno dei suoi figli facesse il classico (e io, essendo l'ultima, ero la sua ultima speranza), ma per fortuna non ha insistito più di tanto. Non so nemmeno io perché non volessi fare il classico. Forse avevo un po' paura del greco, forse a quattordici anni, quando è stato il momento di scegliere, ero ancora nella fase "da grande farò l'astronauta!" e lo scientifico mi è sembrata la scelta migliore. La scienza mi ha sempre affascinata e mi affascina ancora oggi, sebbene poi mi sia lanciata nell'ambito umanistico.Tutto quello che è intorno a noi, il modo in cui è fatto, il modo in cui è nato, il modo in cui funziona mi lascia stupita ogni volta che provo anche per un secondo a pensarci. Al punto che mi chiedo perché andiamo disperatamente in cerca di altri mondi quando è ancora così poco quello che sappiamo del nostro.

Breve storia di (quasi) tutto di Bill Bryson, che innanzitutto ci tengo a precisare proprio breve non è, racconta parte della storia del mondo, gli studi che sono stati fatti, i protagonisti delle principali scoperte e il modo in cui vennero accolte quando sono state annunciate per la prima volta. Parla di dinosauri e di estinzione, di crosta terrestre, terremoti e vulcani (uno dei miei sogni è sempre stato quello di andare a Yellowstone, ma ammetto di avere un po' di paura adesso), di origine della specie e di teorie genetiche (i piselli di Mendel!), di elementi chimici, di atomi, molecole, cellule e dna. E parla poi di noi uomini, ovviamente, di come siamo composti, di come siamo nati e delle grandi conoscenze che abbiamo acquisito negli anni, ma anche di come abbiamo il potere di distruggere tutto.

Breve storia di (quasi) tutto è stata sicuramente una lettura molto interessante, che mi ha rinfrescato un po' la memoria su cose che avevo studiato in passato e che mi avevano appassionata, oltre a farmi scoprire tante piccole curiosità degli uomini e delle donne, a volte dimenticati, che ci hanno permesso di arrivare a sapere quello che sappiamo. Certo, alla fine ho un po' faticato, forse perché avrei dovuto leggerlo in più tempo, magari un capitolo al giorno, usarlo più come un libro di consultazione che non una lettura di intrattenimento, perché per quanto scritto in modo semplice e scorrevole (e Bill Bryson è davvero bravo a rendere ogni cosa alla portata di tutti), sono comunque quasi 500 pagine di saggio scientifico, che credo proverebbero chiunque.
Credo mi sarebbe piaciuto leggere questo libro quando ero a scuola, accanto al classico libro da studiare. Avrebbe forse facilitato un po' lo studio, addolcendo un po' l'aspetto puramente nozionistico che inevitabilmente queste materie hanno quando vengono affrontate nelle scuole.

Insomma, se siete appassionati di scienza questo libro vale sicuramente la lettura. E la vale anche se non lo siete, in realtà, perché vi renderete conto di quanto complesso ma fantastico sia il nostro mondo.


Titolo: Breve storia di (quasi) tutto
Autore: Bill Bryson
Traduttore: M. Fillioley
Pagine: 580
Editore: Guanda - Tea
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2 commenti:

  1. Mi segno sicuramente questo titolo, anche io ho fatto il liceo scientifico ma mi accorgo che lentamente sto scordando le nozioni non-umanistiche, in particolare mi dispiacerebbe per geografia astronomica, la adoravo ai tempi!!!
    Ovviamente da leggere come hai consigliato tu, alternandolo a qualcosa di più leggero!

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    1. Brava! Sono sicura che alternandolo non sentirai in alcun modo la pesantezza dell'argomento!

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