martedì 28 gennaio 2014

INUTILE TENTARE IMPRIGIONARE SOGNI - Cristinano Cavina

Come scuola superiore io ho frequentato un liceo scientifico. Sono stata indecisa fino all'ultimo tra quello e il classico. Mio padre avrebbe voluto la seconda ma alla fine, un po' perché non mi piaceva l'ambiente, un po' perché ancora non avevo deciso cosa avrei fatto da grande, scelsi lo scientifico perché convinta che mi avrebbe formato un po' più su tutto. Di andare a un ITIS non ci avevo nemmeno pensato, forse perché almeno qui in zona non ha mai goduto di grandissima fama e poi soprattutto perché di tecnico io non so fare assolutamente nulla. Tornassi indietro comunque, rifarei esattamente le stesse scelte.


E immagino le rifarebbe anche Cristiano Cavina, vista la sua scarsa voglia di studiare e, soprattutto, vista la sua incredibile bravura nel tirar fuori soggetti per romanzi dalle situazioni più disparate della sua vita. Qui ci racconta dei suoi anni di scuola superiore, attraverso lo sguardo di Baldo Creonti, un ragazzino che si ritrova suo malgrado a frequentare un istituto tecnico. Suo malgrado perché di voglia di studiare non ne ha per nulla, e sua mamma lo iscrive quasi a tradimento, perché vuole che almeno suo figlio possa avere ciò che lei non ha avuto. Fa la signora delle pulizie mamma Creonti, dopo che Creonti Vecchio, suo padre, ha perso la loro bottega di famiglia al gioco e ora è stato colpito da un colpo apoplettico che lo ha lasciato tremante e indifeso.
E quindi alla fine Baldo Creonti va a scuola e incontra bizzarri compagni di classi, tipo Maria, l'unico in grado di rollarsi una canna nel breve percorso tra il cancello e la fermata del bus, altrettanto bizzarri professori, come il conte Vlad o il vicepreside in tuta verde che lo odia a morte. E intanto gli anni passano, tra manifestazioni contro la guerra tenute da picchiatori e primi infruttuosi innamoramenti. 


Come dicevo prima, Cavina è davvero molto bravo nel tirare fuori storie dalla vita di tutti i giorni. Perché alla fine tutto ciò che ci circonda, se osservato dalla giusta prospettiva, può essere materiale per un romanzo. I suoi libri ne sono la dimostrazione. Questo è il suo terzo romanzo che leggo (dopo Alla Grande e I frutti dimenticati) e ancora non sono riuscita molto bene a stabilire se questo scrittore mi piaccia o meno. Nel senso che leggendo le sue storie mi diverto sempre abbastanza, sono scorrevoli, piacevoli e spesso, forse inconsapevolmente, molto poetiche. Eppure, per la terza volta, chiuso il libro, il primo pensiero è stato "bello, però mi aspettavo qualcosina in più". Forse un maggiore approfondimento dei personaggi e delle storie, qualche episodio in più che aiutasse meglio a inquadrare tutti quanti. Affidandosi però a fatti reali, è plausibile che questo non sia possibile e la lettura, secondo me, un pochino ne risente.
A fregarmi, in questo caso, è stato anche l'aver assistito alla presentazione di questo libro prima di averlo letto. Alcuni degli episodi più buffi mi erano già stati svelati. E in un libro formato principalmente di episodi, perderne un paio per strada un pochino condiziona la lettura. Per carità, la presentazione era stata bellissima e mi aveva fatto venire una voglia matta di leggerlo, però con il senno di poi forse sarebbe stato meglio andarci dopo la lettura.

In ogni caso, se vi serve un libro per passare qualche ora, divertente e piacevole, e sul finale anche un po' commovente, questo romanzo fa sicuramente al caso vostro. Probabilmente se avete frequentato un ITIS come scuola superiore lo apprezzerete ancora di più.
Insomma, promosso ma con qualche materia da recuperare.

Titolo: Inutile Tentare Imprigionare Sogni
Autore: Cristiano Cavina
Pagine: 215
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: marcos y marcos
ISBN: 978-8875214890
Prezzo di copertina: 16,00€
Acquista su Amazon:

11 commenti:

  1. Finora mi è capitato di leggere solo questo romanzo, di Cavina, e non è che mi abbia convinta al 100%. Mi sembrava che mancasse a me qualcosa, che c'era qualcosa che dovevo sapere per poterlo apprezzare meglio, ma non avevo idea di cosa fosse. Perciò ho pensato che magari dovrei leggerne altri, di suoi, per poterlo capire. Chissà. Per ora la mia opinione verso di lui resta un "Forse potrebbe piacermi ma chissà".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io continuo ad avere questa opinione, anche dopo il terzo libro :P C'è qualcosa di fondo, che non mi convince appieno...
      Fammi poi sapere se leggi altro! :)

      Elimina
  2. Non ho mai letto nulla di questo scrittore però mi ha messo addosso molta curiosità! Lo terrò d'occhio!!! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prova e fammi sapere! Come lettura di svago è molto, molto divertente :)

      Elimina
  3. Anche per me vale lo stesso, cioè come scrive Un libro per amico. Quello che mi incuriosisce di più è Frutti dimenticati, che spero di leggere presto.
    Ps: Neanche io ho frequentato un ITIS, ma un liceo scientifico e se tornassi indietro non farai... l'università!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I frutti dimenticati dei tre è quello che mi ha lasciata più perplessa... non tanto per la scrittura, ma proprio per la scelta di dare alla stampa la propria storia così tanto privata. Più che altro mi immagino le reazioni degli altri personaggi coinvolti...

      Io rifarei lo scientifico, ma forse forse cambierei università. Quella che ho fatto mi è piaciuta un sacco, ma in termini pratici non so quanto mi sia servita :/

      Elimina
  4. Io ho frequentato un ITIS!!!
    Ma non ho letto Cavina. XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sai che io ero convintissima tu l'avessi letto? XD Chissà perché!

      Se mai lo leggerai fammi poi sapere se anche da te le cose erano così :P

      Elimina
    2. Beh, nel mio si studiava un botto, in verità! XD
      Quindi non so se il protagonista del romanzo sarebbe stato a suo agio... ma se lo leggerò vi farò sapere.

      Elimina
  5. Quando ho letto "Un'ultima stagione da esordienti" ho avuto la tua stessa identica sensazione...a tratti bello, ma manca qualcosa, nonostante Cavina sia un autore che suscita simpatia. Complimenti per il blog :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho paura sia un tratto comune di tutti i suoi libri, belli ma manca qualcosa.
      Lui comunque è spettacolare, vai a una sua presentazione se ti capita :)

      E grazie mille per i complimenti! :)

      Elimina