mercoledì 2 gennaio 2013

Due titoli, un solo libro: ma perché? #15

Dopo l'interruzione natalizia, ritorna la rubrica di confronto tra titoli originali e titoli tradotti. Ammetto di non avere avuto molto tempo di fare ricerche approfondite per la puntata di oggi, ma non si tratta di un grosso problema: due libri su tre che ho nella mia libreria hanno titoli diversi tra originale e traduzione.

Il romanzo di cui vi parlo oggi è uscito nel 2011 e ha ottenuto, vuoi anche per la sua storia strappalacrime oltre alla trama, un discreto successo di pubblico. Io stessa lo avevo inserito nella wish list al momento dell'uscita, perché attratta dal titolo italiano, e mi era stato donato a Natale di quell'anno.

Sto parlando di Vaclav & Lena, ovvero Cose da salvare in caso di incendio di Haley Tanner:


Uscito in Italia per la casa editrice Longanesi, con la traduzione di S. Piraccini, il romanzo racconta la storia di Vaclav, un bambino ebreo di origine russa di dieci anni, il cui più grande sogno è quello di diventare un mago. Sua assistente è Lena, che ha le stesse origini del ragazzo ma un passato molto più torbido e difficile alle spalle. I due sono molto legati, finché un giorno Lena sparisce, e non si farà più viva per sette anni. Vaclav sentirà sempre la mancanza della sua amica ma a poco a poco si abitua a vivere con la sua assenza e diventa grande. Fino a quando lei non ritorna...

Come si può vedere dalle copertine, la differenza tra titolo originale e titolo della versione italiana è molto marcata. Se l'originale ha come titolo semplicemente il nome dei due protagonisti, la "traduzione" italiana sceglie invece qualcosa di molto diverso, una frase sicuramente molto evocativa (non per niente è stata proprio quella ad attirarmi) che però, a ben vedere, ha pochissimo a che vedere con la trama.  All'interno del romanzo, infatti, c'è solo un singolo, quasi insignificante, episodio in cui, durante una lezione a scuola, ai ragazzi viene chiesto cosa salverebbero in caso di incendio. Due righe o poco più, che a mio avviso non giustificherebbero la scelta di riportarlo in copertina. Anche perché risulta essere molto fuorviante. 
Perché non si poteva semplicemente lasciare l'originale? Ancora una volta è stata la logica di mercato a farla da padrone, e la scelta del titolo è ricaduta su una frase sicuramente evocativa ed impatto. ma che poi lascerà perplessi i lettori più attenti.

Alla prossima settimana! E ancora buon anno a tutti!

1 commento:

  1. Oh, mi era piaciuto un sacco ;__; Ammetto che come copertina preferisco la versione nostrana, però il titolo non c'entrava veramente nulla ò_ò Non potevano almeno trovarne uno con un piccolo riferimento alla magia o alla scomparsa, se proprio Vaclav e Lina non poteva andare bene? Mah ò_ò

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