martedì 7 settembre 2010

IL TEMPO CHE VORREI- Fabio Volo

"I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin." È forse proprio questo il tempo che vorrei. Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi. Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.

Il primo pensiero che ho avuto quando ho chiuso questo libro è stato "Il tempo che vorrei... non aver perso a leggerlo". Lasciate perdere, sul serio, non ne vale proprio la pena.
Cioè, per carità, se vi piacciono i luoghi comuni ogni tre righe, descrizioni dettagliate di scene di sesso (sul lavandino, sulla porta, contro il muro, nel letto, sulla sedia in terrazzo, davanti allo sportello del bancomat, etc etc) e di spiegoni (sempre luoghi comuni) su come funziona la mente delle donne. Se vi piacciono personaggi inconcludenti, che passano il tempo piangersi addosso e a lamentarsi di quanto è stata difficile per loro la vita. Se vi piacciono rapporti padre e figlio prima problematici e poi magicamente nel corso di due capitoli idilliaci (grazie ovviamente alla paura di una malattia) e storie d'amore della vita "ti amo, mi ami, ma è troppo tardi ormai perchè abbiamo tempi diversi". E ancora, se vi piacciono finali scontati e prevedibili e una scrittura piena di citazioni di grandi autori che tenta di offrirci nuove filosofie di vita. Beh, forse in questo caso forse potete anche leggerlo (forse eh).
Se no, sul serio, uscite e fatevi una passeggiata, andatevi a bere una birra o semplicemente sdraiatevi sul letto a contemplare il soffitto. Sempre meglio che leggere sta roba.

Ho sempre un po' diffidato da quelle persone che pensano di saper fare tutto e la quarta di copertina parla di Fabio Volo come di " scrittore, attore, conduttore televisivo e radiofonico"... tutto lui sa fare? Per carità, tanto di cappello... però, secondo me, non tutto gli riesce proprio bene (e i suoi romanzi, nonostante tutto il successo che hanno avuto, ne sono la prova).

Si è capito che non mi è piaciuto per niente?

6 commenti:

  1. eh si...ma io ti avevo avvisata con la mia mimica facciale...:)

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  2. hai ragione, me la sono cercata :P

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  3. ....Fabio Volo è una perdita di tempo, nei libri, in tv e al cinema.

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  4. Mah al cinema in realtà non mi dispiace (ma ho visto solo "Casomai")... sui libri sono completamente d'accordo con te

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  5. Non avevo mai letto Volo, così quando è uscito questo romanzo ho deciso di provare.....ed ho avuto la conferma che è meglio lasciar stare!

    Farnocchia

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  6. ooohhh....finalmente qualcuno che la pensa come me!!! le mie amiche mi fanno passare per strana perchè secondo loro capisce magicamente le donne e ha pensieri profondi...grazie ! grazie!
    ps mi pareva talmente evidente..però essendo la sola a pensarlo sembravo avere qualcosa di sbagliato....

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